Alimenti Ultraprocessati

SergioCanello.org

Alimenti Ultraprocessati

Essi rappresentano una nuova grave preoccupazione per la salute umana ed anche per i nostri pet, ciò a causa del loro diretto legame con le malattie metaboliche.

Tra questi alimenti, i prodotti a base di carne separata meccanicamente, suscitano particolare preoccupazione a causa dell’uso di conservanti e la frequente presenza di residui di antibiotici, specie i frammenti di osso degli animali o, molto peggio, grosse quantità di osso ridotte allo stato liquido usando la pressione.

Questa metodica NON sarebbe altamente pericolosa se gli animali da reddito fossero alimentati con erba e fieno e non col mais, e senza l’uso di molecole chimiche e farmacologiche, perché queste molecole si depositano proprio nell’osso e nel grasso.

Non è un caso che i consumatori abbiano sperimentato sui propri pet che se al mangime viene aggiunto il grasso di pollo, i cani vanno incontro molto spesso a diarree profuse, a gastriti, a otiti e a pruriti incontrollabili e costanti.

Si pensa che siano reazioni allergiche, ma invece sono reazioni dovute alla presenza di residui tossici: se si usa la dieta da privazione corretta i sintomi scompaiono

Salvo che venga utilizzato Apoquel, che funziona benissimo sul prurito, peccato che abbia la “banale funzione” di bloccare il sistema immunitario, il centro di controllo di tutto l’organismo organismo.

L’uso dell’Apoquel certifica che si è alzata bandiera bianca.
Studio questi fenomeni da più di 50 anni.

Per dimostrare la potenziale nocività di queste sostanze, sono stati raccolti casualmente dal mercato italiano 28 campioni di würstel commercialmente disponibili, provenienti da fornitori diversi, di varie categorie di prezzo, dimensioni di confezione e prodotti con carne separata meccanicamente di pollo e tacchino.

La presenza di antibiotici è stata valutata mediante LC/HRMS; i frammenti ossei sono stati identificati utilizzando analisi istologiche, istochimiche e microscopiche; l’attività citotossica e proinfiammatoria dei würstel e dei loro ingredienti è stata valutata utilizzando ELISA.

I frammenti ossei sono stati rilevati in tutti i campioni, mentre solo 9 su 28 sono risultati positivi per la presenza di doxiciclina, sebbene a concentrazioni ben al di sotto dei limiti massimi di residuo, variando da 0,36 a 2,50 µg/kg.

La maggior parte dei campioni ha mostrato citotossicità a una diluizione di 1:20, mentre tutti i 3 testati hanno esercitato un effetto proinfiammatorio, con un rilascio significativo di citochine.

⁠Parte del rilascio di citochine è stata attribuita alla presenza di aromi affumicati a base di faggio e quercia, dove si è osservato un rilascio significativo di citochine.

Sebbene i risultati richiedano ulteriori approfondimenti per chiarire i processi citotossici e proinfiammatori, questo studio può essere considerato uno dei primi a far luce sul potenziale tossico di alcune sostanze comunemente utilizzate nella lavorazione degli alimenti, anche a concentrazioni consentite.

Inoltre, fornisce nuovi spunti per comprendere il legame tra l’elevato consumo di carne ultraprocessata, l’aumento continuo delle infiammazione croniche, della sindrome metabolica e la progressione delle malattie croniche.

sergiocanello.org
Sergio Canello, medico veterinario naturopata, omeopata, ricercatore indipendente ed esperto internazionale d’intolleranze alimentari e di patologie legate alla contaminazione chimica e farmacologica degli alimenti.
 
Whatsapp +1 (407) 530-6303 (nel pomeriggio)
sergiocanello.org

No Comments

Add your comment